Dentro le patatine una volta c'era la sorpresina. Oggi, invece, c'è un ransomware!
Il Ransomware è noto e il tentativo è il solito: si accede riuscendo a far cadere nel tranello qualche dipendente, si accede alla rete dell'azienda, si vanno a nascondere i file dietro crittografia e si chiede un riscatto in cambio della liberazione dei dati. Qualora il riscatto non venga pagato, non solo i dati restano indisponibili, ma vengono anche pubblicati online con possibili problemi per privacy e progetti industriali.
In questo caso l'azienda delle patatine sembra avere chiaro ciò che intende fare: i backup sono disponibili, il ripristino del sistema sarà meno oneroso di qualsiasi alternativa e non si cederà dunque al ricatto dei malintenzionati che hanno portato avanti l'offensiva.
Resta il fatto che l'ennesimo grande marchio cade nella zona di rischio del ransomware, pericolo ormai costante e di grave impatto economico sia per aziende che privati. E voi come siete messi a backup??