Sarà un po’ difficile per gli utenti, che da due giorni non possono accedere alla posta, digerire la nota “scaricabarile”: anche ItaliaOnLine ribalta su altri la colpa di un suo disservizio gravissimo. Non è nemmeno chiaro quale possa essere il “problema infrastrutturale inaspettato e imprevisto che non è dipeso da sistemi sviluppati di da Italiaonline”: può voler dire tutto, può voler dire niente. Nella nota si torna anche ad escludere un attacco “cyber” esterno, ma questo non escluderebbe la possibilità di un attacco “interno”: se qualcuno avesse aperto un bel ransomware sul computer aziendale?

Italiaonline in due giorni ha minato 25 anni di reputazione. Una persona affida dati personali ad una azienda che è in grado di proteggerli e gestirli, e che ha le competenze per farlo.

In questi due giorni il provider non ha fatto altro che promettere una rapida soluzione, ma le ore passavano senza nessun apparente miglioramento.

Nel momento in cui scrivo, Libero Mail e Virgilio sono ancora giù, inaccessibili, e l’unico tassello aggiunto a questo puzzle di mistero è il comunicato che ItaliaOnLine ha diramato con un assurdo ritardo.

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