rpi rack2Il Raspberry Pi ha ispirato molti hacker a portare il microcomputer economico (~ €35) a livello aziendale. Dai minatori di bitcoin ai cluster, il Raspberry Pi si è trovato al centro di molti progetti su larga scala.

Io offro il mio piccolo contributo in puro stile "Tech MacGiver" con un "Raspberry Pi Rack" Ispirato dai server blade aziendali.

L'esigenza nasce dal voler ospitare più schede Raspberry Pi in un unico contenitore che fornisse alimentazione ed Ethernet. La distanza tra le lame e i lati aperti consente a ciascun Pi di raffreddarsi senza la potenza e il costo aggiuntivo delle ventole.

rpi rack1Partendo da un ripiano 1U rack 19" ho creato lo spazio necessario per ospitare i componenti che saranno poi condivisi da tutti gli RPi, la scelta di inclinare i raspberry permette di ospitare le schede senza utilizzare cavi speciali di alimentazione (ad esempio con attacchi slim a 90°) e massimizzare il montaggio delle schede nello spazio disponibile.

rack6ll ripiano è uno standard rack 19" da 1U, su cui sono stati praticati dei fori e fissati dei supporti filettati per fissare le schede



Come switch ho scelto un economico Zyxel 8-Port Gigabit ma con funzioni Web Managed di base (oggi vengono chiamati smart switch) GS1200-8, per mia scelta ho preferito usare Rpi 3b+ per evitare di dover  aggiungere sistemi di raffreddameto ulteriori (Rpi 4 scalda parecchio)

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Un valido alimentatore usb da 5 porte, capace di poter alimentare tutti dispositivi connessi e dei cavi di rete abbastanza corti da non dar fastidio e il gioco è fatto!

Qui il dxf scaricabile del mio progetto con le misure indicative, apribile mediante Autocad oppure Qcad/Librecad

rack5 misure


Link ai device:

Switch Zyxel 8 porte: https://amzn.to/3g7bQHv
Cavi di rete 0.5m slim: https://amzn.to/3wM5J13
Ripiano rack 1U: https://amzn.to/3uDO3mo
Distanziatori esagonali ottone: https://amzn.to/3dRGkui
Raspberry pi 3b+: https://amzn.to/3g4GHnQ oppure Raspberry pi full kit: https://amzn.to/3fZFHRQ
Alimentaore usb multiporta: ttps://amzn.to/3mAV98t
Cavetti usb/micro usb: https://amzn.to/324cSM3

La gestione delle relazioni con i clienti (CRM) è un processo strategico che consente di comprendere meglio le esigenze dei clienti e come soddisfare tali esigenze per migliorare il tasso di ritenzione dei clienti, soddisfare le esigenze di supporto, aumentare le vendite e – in definitiva – aumentare i profitti. I sistemi CRM raccolgono le informazioni sui clienti da una varietà di fonti, tra cui e-mail, siti Web, negozi fisici, call center, app per cellulare e iniziative di marketing e pubblicità. I dati dei CRM fluiscono tra piattaforme operative, come i sistemi di vendita e inventario, e sistemi analitici che mettono in relazione i dati alla ricerca di informazioni sull’efficacia delle campagne, sui modelli di comportamento o sull’efficienza dell’organizzazione.

Se la vostra azienda non ha una visione precisa di chi siano i suoi clienti, quali sono i loro bisogni e desideri, o se sta perdendo clienti a favore di un concorrente, questa è una chiara indicazione che c’è bisogno di un buon sistema di CRM.

Con una strategia CRM efficace, un’azienda può aumentare i ricavi in vari modi:

  • Fornendo servizi e prodotti che corrispondono esattamente a ciò che vogliono i clienti
  • Offrendo un miglior servizio clienti
  • Aiutando il personale di vendita a chiudere le trattative più velocemente
  • Conservando i clienti esistenti e scoprendone di nuovi

Questi vantaggi non avvengono semplicemente acquistando un software e installandolo. Affinché il CRM sia veramente efficace, un’organizzazione deve innanzitutto capire chi siano i suoi clienti, il loro valore, i loro bisogni e il modo migliore per soddisfare tali esigenze. Per esempio, molte istituzioni finanziarie tengono traccia delle fasi della vita dei clienti al fine di commercializzare prodotti bancari appropriati come mutui per la casa, previdenza integrativa  o finanziamenti nel momento più appropriato.

Successivamente, l’organizzazione dovrebbe esaminare tutti i diversi modi in cui le informazioni sui clienti entrano in azienda, dove e come questi dati vengono archiviati e come vengono attualmente utilizzati, se lo sono. Un’azienda, per esempio, può interagire con i clienti in vari modi, tra cui campagne e-mail, siti Web, negozi fisici, call center, personale di vendita sul territorio e iniziative di marketing e pubblicità. I sistemi CRM collegano ciascuno di questi punti di contatto (“touchpoint”, per chi ama l’inglese).

Quanto tempo richiede l’implementazione di un sistema CRM?
Dipende. Se si decide di utilizzare una soluzione CRM ospitata da un fornitore di servizi cloud, specie in modalità SaaS, e si prevede di utilizzare il software per un reparto specifico come le vendite, la distribuzione dovrebbe essere relativamente rapida, diciamo da 30 a 50 giorni, ma bisogna valutare bene il livello di personalizzazione richiesto, che molto spesso in soluzioni del genere non è ottenibile.

Se invece si opta per un’installazione in locale o self-managed su base aziendale (che potrebbe coinvolge diversi reparti) è necessario prevedere bene le fasi dell'operazione: Il tempo necessario per mettere insieme un progetto CRM ben concepito dipende dalla complessità del progetto e dei suoi componenti e dal modo in cui il progetto viene gestito.

Nel corso del tempo ho potuto valutare e testare parecchi CRM opensource che si adattano particolarmente per l'uso nelle piccole e medie realtà del posto in cui vivo.

usbkeyCome premesso si tratta di una chiavetta USB utile sia per trasferire file (anche di grosse dimensioni) che per espandere la memoria di dispositivi come i mini PC. L’interfaccia USB 3.0 garantisce una velocità in scrittura fino ad 80MB/s, riuscendo a trasferire un intero film in soli 40 secondi. Nel caso specifico, il taglio in promozione è quello da 32GB, non il più grande, ma abbastanza capiente per una buona quantità di foto o video, ideale quindi per i professionisti del settore e il marchio una garanzia!

Link al Device: https://amzn.to/3fWkCaW

usbkey

ll 31 marzo di ogni anno si celebra il World Backup Day per suggerire agli utenti l’uso di soluzioni che permettano di creare una copia di sicurezza dei dati.

Come tutti i dispositivi elettronici anche l’unità di storage (hard disk o SSD) del computer o dello smartphone non ha una durata infinita. Alcune volte basta un problema di alimentazione per “mandare in fumo” migliaia di documenti, foto e video.

Lo scopo principale di un backup è quello di avere un piano di ripristino nel caso in cui i dati primari diventino inaccessibili.

Esistono diversi scenari che potrebbero verificarsi in cui sarebbe utile avere un backup dei dati: se il telefono viene rubato e tutte le foto e i video vengono perse, se un disco rigido esterno si arresta in modo anomalo, eliminando i dati, se un virus compromette i dati finché non vengono rimosse le restrizioni, se accidentalmente qualcosa di importante viene eliminato dal computer o dal telefono. 

Da uno studio commissionato da Kingston Technology emerge che nel mondo, ogni minuto, 113 telefoni cellulari vengono persi o rubati, per un totale di 162 mila unità al giorno, e l’84% degli intervistati afferma di aver perso i propri dati almeno una volta nella vita. Solo il 18% dichiara di eseguire il backup almeno una volta al mese.

Per questo esiste la Giornata Mondiale del Backup, nata nel 2011 per sensibilizzare gli utenti circa l’importanza del backup.

Il consiglio è di avere sempre tre copie dei dati che si desidera tenere al sicuro: due nella memoria fisica (come un telefono, un computer, un’unità flash USB o un disco rigido) e una magari nel Cloud. Sulla pagina ufficiale del World Backup Day si può leggere la frase, che suona sia come monito che come impegno: “Giuro solennemente che il 31 marzo farò il backup dei miei documenti e ricordi preziosi”.

E voi fate i backup???

ovh fireSe vi state chiedendo perché vi siete imbattuti in alcuni siti down proprio oggi? C'è una spiegazione,nel corso della notte, intorno alle 3, un incendio si è sviluppato all'interno di uno dei datacenter più grandi d'Europa, a Strasburgo. Le fiamme hanno avviluppato alcuni degli edifici ( SBG1, SBG2, SBG3, SBG4) che compongono il complesso di proprietà della società francese OVH, distruggendo migliaia di server e causando l'interruzione del servizio anche di quelli che sono scampati all'incendio, facendo così sprofondare nel buio tutti i domini che vi si appoggiano (tra cui anche alcuni italiani). Attualmente è ancora difficile fare una stima precisa dei danni e una lista delle centinaia di siti down.

La buona notizia è che nessuno dei dipendenti che si trovavano all'interno degli edifici ha riportato ferite: si sono messi in salvo dopo aver allertato i vigili del fuoco, che sono stati poi impegnati tutta la notte nell'impresa di domare le fiamme che hanno acceso il cielo di Strasburgo, come si può vedere dalle impressionanti immagini qui sotto.

ovh fire2

OVH è una stabile realtà (anche io ho parecchie macchine hostate da loro), forse il terzo più grande player di soluzioni di hosting e VPS mondiale, OVH è un acronimo di On Vous Héberge ("noi vi ospitiamo"), ed è una società che ha sede in Francia, a Roubaix, ma i suoi 17 datacenter sono sparti per tutta l'Europa, e inglobano un totale di 250 mila server che offrono servizi a 17 Paesi, tra cui l'Italia, la Francia, la Germania, l'Irlanda, la Polonia, il Regno Unito, il Canada e gli Stati Uniti.

Spesso appoggiarsi esclusivamente a soluzioni cloud non è sufficiente, un buon piano di Disaster Recovery e di backup dai dati può salvari!
Pensa se ti fossi affidato solo a una soluzione esterna "perchè loro sono più bravi" e in una situazione simile, avresti potuto rischiare di perdere dati e bloccare il tuo business? Perchè allora non essere indipendenti e rendere il tuo business e la tua struttura informatica iperconvergente ed ibrida?