rip flash

Adobe ha stabilito già da tempo che il 31 dicembre 2020 sarebbe stato l’ultimo giorno di vita di Flash Player. 24 anni di vita segnati da migliaia di vulnerabilità anche gravissime che hanno deciso in gran parte per la fine del software. Ma cosa succederà ai browser che lo supportavano?

 

Adobe spegnerà definitivamente Flash Player il 31 dicembre 2020 e non ne permetterà più il download e cesserà il suo supporto. L’annuncio è stata dato ormai tre anni fa, ma è un tipo di software a cui non si può staccare la spina dall’alto e continuerà a risiedere nei PC degli utenti finché non questi non lo disinstalleranno e non ci saranno più applicazioni che ne faranno uso.

Nel corso dei suoi 24 anni di vita, Flash Player ha fatto molto per il web, ma era un incredibile sperperatore di risorse hardware e aveva tanti problemi di sicurezza: dal 2005 se ne sono contati più di mille.

L’ultimo aggiornamento di Flash Player è stato quello dell’8 dicembre 2020 per tutte le aree geografiche esclusa la Cina continentale.

Nella nota che ha accompagnato l’ultima versione del software è stato ricordato che a partire dal 31 dicembre 2020 Adobe non supporterà più Flash Player, e a partire dal 12 gennaio 2021 non sarà più possibile riprodurre contenuti Flash in Flash Player. Adobe ha inoltre consigliato “vivamente a tutti gli utenti di disinstallare subito Flash Player, a tutela della sicurezza dei loro sistemi.”

Firefox 84, uscito il 15 dicembre, sarà l’ultima versione del browser a supportare Flash, che sarà completamente dismesso con Firefox 85 in arrivo il 26 gennaio 2021.

Nella sua tabella di marcia, il progetto Chromium - cuore di Google Chrome - ha indicato che Flash sarà contrassegnato come non aggiornato e non sarà caricato nelle pagine a partire da gennaio 2021. Con l’arrivo di Chrome 88, Flash sarà un vecchio ricordo.

Sebbene Edge ora abbia lo stesso cuore Chromium di Google, Microsoft ha deciso di lasciare parte della responsabilità della fine di Flash nelle mani di Windows.

Edge 88 smetterà comunque di supportare totalmente Flash a gennaio 2021, così come il sistma operativo, tramite un aggiornamento di Windows chiamato specificamente “Update for Removal of Adobe Flash Player”. Tuttavia, le API che governano il comportamento di Flash nei sistemi Windows saranno eliminate solo nell’estate del 2021. Invitiamo la lettura di questa pagina (in inglese) di Microsoft.

Safari, il browser di Apple, ha dimenticato Flash e non può eseguire i suoi contenuti già dalla versione 14 lanciata nel 2020 insieme a macOS 11 Big Sur.

Se anche tu sei un nostalgico e vuoi scaricare flash player prima ceh venga eliminato completamente dal sito di Adobe, puoi farlo da qui, selezionando il sistema di interesse. Il setup che scaricherai è il download manager per la versione desiderata del sistema operativo,purtroppo l'installer offline è disponibile solo sotto licenza a desso, anche se i file possono essere recuperati in maniere poco ortodosse e link quà e la sul sito di Adobe.

Download flash player 32.0.0.465: https://get.adobe.com/it/flashplayer/otherversions/

Per semplicità ho cercato di scaricare l'archivio delle versioni più usate disponibili, prima che venissero rimosse completamente dal sito ufficiale.

Windows:

Linux:

 

Buona vigilia  e buone feste... senza problemi a tutti!

Problemi in tutto il mondo per Gmail: molti non riescono ad accedere alla casella di posta elettronica, altri hanno difficoltà nel ricevere o inviare i messaggi. Tutto è da imputare a un qualche intoppo di natura tecnica su cui il gruppo di Mountain View si è già messo al lavoro. Intanto l’hashtag #GoogleDown è già in cima ai trend sui social network.

bigG Down

Nella dashboard ufficiale leggiamo che “Siamo a conoscenza di un problema con Gmail che interessa una maggioranza di utenti. Gli utenti interessati non sono in grado di accedere a Gmail. Forniremo un aggiornamento entro 14/12/20 13:12 con i dettagli in merito alla tempistica di risoluzione del problema. Tieni presente che il tempo di risoluzione è una previsione e può cambiare”.

centosQuando nel settembre del 2019 si è parlato dell’introduzione di CentOS Stream, la rolling release di CentOS, una delle riflessioni ad essere messa sul piatto fu che, verosimilmente, l’effort richiesto per mantenere tanto la versione di CentOS standard che quella Stream sarebbe stato troppo e che quindi, verosimilmente, delle due a sopravvivere sarebbe stata solo la seconda.

CentOS è RHEL (Red Hat Enterprise Linux), senza se, senza ma… E soprattutto senza brand. Da sempre tollerata, quindi annessa ed infine promossa come punto cardine del processo di promozione pacchetti in RHEL. Solo che da questa equazione perfetta, idilliaca e forse un filo utopica, mancava IBM.

Nel quartier generale qualcuno ha fatto ticchettare la penna, chiedendosi “ma siamo sicuri?”. Evidentemente la risposta deve essere stata no, perchè è arrivata anche la notizia che il progetto CentOS si concentrerà solo su CentOS Stream.

Cosa significa questo?? bye bye CentOS. Almeno così come la conosciamo (e usiamo)

CentOS Linux 8 terminerà di esistere, come una rebuild di Red Hat Enterprise Linux, alla fine del 2021, mentre CentOS Linux 7 invece sopravviverà, almeno finché Red Hat Enterprise Linux 7 sarà manutenuta

Qualcuno se la sentirà di usare CentOS Stream in produzione? Non penso proprio. Stream nasce con tutt’altre prospettive e prerogative ed è, per natura, inadatta alla produzione.

Insomma, piaccia o meno, la distribuzione CentOS è morta.

Gregory M. Kurtzer, che per chi non lo conoscesse è stato il fondatore di CentOS, però non vede futuro in quella che era la sua creatura e non approvando questo cambio di direzione, ha fatto quello che normalmente si fa in questi casi nel panorama open-source: un fork.

Nasce così Rocky Linux, al momento con un singolo file Readme su GitHub che però incarna tutta quella che è la sua intenzione:

"Rocky Linux è un sistema operativo enterprise gestito dalla community e pensato per essere al 100%, bug-per-bug, compatibile con Red Hat Enterprise Linux adesso che CentOS ha cambiato direzione."

Staremo a vedere!

linux hardware"Funzionerà Linux sul mio portatile?" "Questa periferica è supportata da Linux?" se anche voi si siete mai fatti una domanda del genere, il posto giusto dove guardare è linux-hardware.org!

Linux-hardware.org è un progetto mantenuto dalla comunità che contiene un database di dispositivi che gli utenti hanno testato con Linux ed è possibile trovare più di 75000 computer e più di 260000 componenti e per ognuno è disponibile un report piuttosto dettagliato dove è possibile vedere con quale distro Linux e che versione è stato provato, cosa funziona e cosa non funziona. L'indicazione della distro e della versione è molto importante: Linux è in continuo sviluppo e ciò che non è supportato dall'attuale versione potrebbe essere perfettamente funzionante nella versione immediatamente successiva!! Non scoraggiatevi se il vostro portatile sembra avere dei problemi, per esempio, con Ubuntu 19.10, provate l'ultima versione disponibile potreste rimanere felicemente sorpresi!

Il database è molto ben organizzato ed è possibile cercare un computer con l'anno di produzione, il tipo (notebook, desktop, all-in-one, ... ), il produttore e naturalmente il modello specifico (questo voce si presenta solo dopo la selezione del produttore).

In maniera simile avviene la ricerca per un particolare componente hardware ma oltre alla ricerca per produttore e modello, possono essere inseriti gli ID di produttore e dispositivo (quella seria di 4+4 caratteri alfanumerici che ci vengono mostrati per esempio con i comandi lsusb o lspci -nn) in modo da identificare inequivocabilmente l'esatto modello in dotazione al nostro computer.